Terzo giorno – Mercoledì 24 maggio

Oggi i partecipanti lavorano all’implementazione delle sfide

Dovranno implementare l’intera missione del veicolo a guida autonoma, programmare un microcontrollore per segnalare la presenza di un agente inquinante attraverso il sensore dell’aria realizzato dalla Fondazione Bruno Kessler e proporre soluzioni innovative per la segnaletica stradale del futuro.

E poi un giro nei laboratori e nelle camere bianche della Fondazione per comprendere i processi di realizzazione dei dispositivi a semiconduttore…un’esperienza indimenticabile per i partecipanti al progetto

Secondo giorno – Martedì 23 maggio

Iniziamo la giornata con Pietro Tosato che introduce ai ragazzi il sensore dell’aria sviluppato nei laboratori della Fondazione Bruno Kessler.

A seguire Francesco Caizzo illustra il codice open source del kart. I workshop di questa mattina forniscono le basi per il lavoro di gruppo che a partire da oggi pomeriggio i team dovranno fare per arrivare a sfidarsi giovedì

e dopo avere letto e commentato insieme il regolamento e le challenges proposte, 3..2..1 viaaa… i team iniziano a lavorare alle sfide

Primo giorno – Lunedi 22 maggio

Pronti per iniziare il nostro viaggio, veniamo dalla Campania, da Brescia e da Trento.

Iniziamo con il rompere il ghiaccio, e cosa c’è di meglio di un gioco “infernale” di memorizzazione dei nomi di tutti i compagni di viaggio?

Ma siamo qui per divertirci ed imparare. Iniziamo allora a parlare di Smart City. Lo facciamo con Matteo Nardello dell’Università di Trento che ce ne da una definizione e tanti spunti di riflessione.

Tanti sono i progetti che l’Università di Trento sta sviluppando in tal senso

IoT: quanto è importante per l’ambiente?

L’IoT – Internet of Things – ha il potenziale per avere un impatto significativo sull’ambiente. Grazie all’utilizzo di sensori, dispositivi e tecnologie avanzate, può essere applicato a una vasta gamma di settori, dalla gestione degli edifici, ai trasporti, all’energia e all’agricoltura.

In particolare, l’IoT può aiutare a ridurre i consumi energetici negli edifici, grazie al controllo automatizzato dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione. Nella gestione dei rifiuti, l’IoT può supportare il riciclaggio e la riduzione degli sprechi, controllando le quantità di rifiuti prodotti e il flusso di essi.

Applicata al mondo agricolo, può portare alla creazione della Smart Agriculture, una tecnologia che permette una completa e precisa gestione delle coltivazioni. Grazie all’uso di sensori di vario tipo, come quelli per monitorare l’umidità dell’aria, la luce solare, il vento e la pioggia, o di droni agricoli per la mappatura e il controllo delle colture, l’agricoltura diventa sempre più efficiente e “intelligente”.

Ma la Smart Agriculture non riguarda solo la coltivazione delle piante, bensì anche l’allevamento, grazie a sensori che controllano temperatura, umidità e attività degli animali, potenzialmente aiutando a prevenire problemi di salute o di stress.

Da un punto di vista tecnologico, la Smart Mobility è un’altra innovazione importante. Si basa sull’utilizzo di mezzi di trasporto molto sofisticati e sostenibili, come i veicoli elettrici, che contribuiscono a una riduzione delle emissioni di CO2. Grazie alla Smart Mobility è possibile migliorare la qualità e l’efficienza dei trasporti, garantendo la sicurezza e la tracciabilità dei prodotti sensibili alla temperatura come i farmaci e i vaccini.

Inoltre, la Smart Mobility crea nuove opportunità economiche e sociali, oltre a migliorare la salute e il benessere delle persone, ma presenta anche diverse sfide. Infatti, bisogna sviluppare soluzioni innovative che si adattino alle diverse esigenze e limiti di mobilità, senza tralasciare l’aspetto ambientale.

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Clean Cities: quanto sono pulite le nostre città?

Le “green cities” sono città che adottano politiche sostenibili per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Torino, Milano e Napoli sono tre grandi città italiane che stanno lavorando per diventare più “green”.

  • A Torino, sono state implementate diverse soluzioni sostenibili, come l’incremento dei mezzi pubblici elettrici e la promozione della mobilità ciclabile. Inoltre, la città ha introdotto una tassa sull’inquinamento per i veicoli più inquinanti.
  • Milano è stata la prima città italiana a istituire una “Area C“, una zona a traffico limitato nel centro cittadino per ridurre l’inquinamento da traffico. La città ha anche introdotto una flotta di autobus elettrici e ha avviato progetti per la riqualificazione delle aree verdi e la promozione della mobilità sostenibile.
  • Napoli sta cercando di risolvere i problemi di inquinamento legati alla gestione dei rifiuti attraverso l’adozione di politiche di riciclaggio e di compostaggio. La città sta anche lavorando per promuovere l’uso della bicicletta e per migliorare i mezzi pubblici.

Nonostante queste iniziative, le città italiane sono ancora lontane rispetto a molte città europee. Per migliorare il lato “green”, queste città potrebbero adottare ulteriori soluzioni, come l’uso di energie rinnovabili, la promozione dell’agricoltura urbana e la riduzione dell’inquinamento acustico. Inoltre, potrebbero essere introdotte campagne di sensibilizzazione per educare i cittadini all’importanza della sostenibilità ambientale.

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